SPETTACOLI

SPETTACOLI

S-HOW 

Quest’anno abbiamo deciso di intitolare il nostro spettacolo “S-HOW” ovvero “s come”:

S come te, Serena: Semplicemente te. Che sei con noi oggi e sempre.
S come i Sorrisi meravigliosi dei nostri allievi che illumineranno il palco quest’oggi;
S come lo Spazio di un teatro che ci accoglie quest’anno per la prima volta;
S come la Spensieratezza di chi danza e di chi, osservando i danzatori e le danzatrici sul palco, si inebria di inconsueta leggerezza, lasciandosi trasportare in una nuova dimensione;
S come Superare i limiti, le difficoltà, gli ostacoli … perché ciò che di più prezioso ci dona la danza è la possibilità di crescere e di riscoprirci persone nuove giorno dopo giorno;
S come Sapere imparare, saper trasmettere, sapersi reinventare, saper ricostruire, saper andare oltre il dolore;
La S dello Show a cui state per assistere, uno show denso di molteplici significati.

Lo show, nella vita di un danzatore, è il momento in cui il tempo si relativizza e qualche minuto in scena finisce per valere quanto giorni, mesi o addirittura anni di duro lavoro e sacrifici. La sinergia tra musica, luci e corpo in movimento dà infatti vita ad un unicum magico che concentra in sé innumerevoli significati non solo per chi danza, ma anche per chi assiste, perché un solo, unico show è in realtà il contenitore di una moltitudine di emozioni, concetti, pensieri, sensazioni diversi, frutto del lavoro, dell’impegno e della creatività di molte persone che, unendosi per un unico obiettivo, riescono a dare vita ad un momento di pura magia.

SERENA

344 ballerini, 18 scuole di danza e un grande palcoscenico.
Tutti per te, insieme a te, Serena.
Un incasso di
10.616,00 devoluto in beneficenza all’università degli Studi di Brescia per la ricerca sul tumore surrenale.

Foto di Cristiano Colombi e Andrea Vadacca

SEMPLICEMENTE

Spesso, pensando alla semplicità, pensiamo a qualcosa di facile. Ma semplice non significa facile e per noi, quest’anno certamente facile non è stato. Siamo una piccola realtà e ci siamo tirati su dal niente, con le nostre forze, le nostre competenze e professionalità, con la nostra passione. Abbiamo fatto tutto questo in un momento difficile, con il covid.  Era una sfida, una scommessa, o forse meglio dire un’esigenza.
Il primo anno è stato difficile e questo nondimeno: aprivamo, chiudevamo, riaprivamo in sicurezza, richiudevamo. Instabili, precari, appesi a un filo come tutte e tutti. Eppure, per quanto non sia stato facile eccoci qui: abbiamo accolto questa sfida, forse vinto questa scommessa, sicuramente rispettato la nostra esigenza di fare arte.
Ed è stato semplice.
Semplice perchè ogni sacrificio era irrinunciabile: ne valeva la pena.
Semplice perchè insieme ogni cosa funziona e funziona meglio.
Semplice perchè la danza è ciò per cui viviamo ogni giorno.
Ma dietro a tutto questo c’è stato molto lavoro e il risultato ve lo regaliamo qua, adesso, su questo palcoscenico. E non intendiamo solo il lavoro burocratico, organizzativo. Intendiamo anche il lavoro sui corpi. A volte ciò che vedete appare così naturale da sembrare semplice e questo è il nostro migliore risultato.
Le ore, il sudore, i pianti, la frustrazione, la gioia: tutto questo dietro ogni singolo passo, ogni movimento, ogni unione di corpi che danzando insieme. Siamo qui per regalarvi la sensazione di una semplicità che è frutto di una grande fatica ma anche della passione più bella del mondo: la danza.

Grazie a tutte e tutti e speriamo di riuscire a restituirvi anche solo una parte delle enormi emozioni che abbiamo provato, che proviamo e che mettiamo in gioco ogni volta che danziamo, per voi, ma sopratutto per noi.

IMMAGINA SE

Immagina, se avessimo avuto paura fino a lasciare tutto, immagina, se non avessimo continuato un percorso nuovo con tutta la tenacia che richiede, immagina se questa forza di per se difficile si fosse resa sempre più fioca, fino a spegnersi a causa del COVID e di tutte le serie problematiche ch’esso implicato. Immagina se non avessimo creduto fino in fondo al valore dell’arte, svalutata, lasciata spesso da parte, come bene non essenziale, non produttivo e invece ci abbiamo creduto e lo abbiamo fatto fino in fondo, per l’arte, per la danza e per noi. Per l’arte che crediamo sia molto più che essenziale, crediamo sia la radice espressiva che ci ricorda il nostro essere uomini e donne, sensibili, insieme e nel mondo. E per l’arte, che è lavoro, al di là delle retoriche sul lavoro produttivo e non produttivo, siamo lavoratori, lavoratrici e richiediamo totale dignità. Per noi che siamo lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e che di questa arte abbiamo fatto il nostro orizzonte di presente e di futuro, Il nostro sogno e con tanto impegno oggi, ci è finalmente possibile condividere un pezzetto con voi. Una piccola nota, purtroppo con le piccole della propedeutica siamo riusciti a svolgere soltanto per un mese attività ludo ricreative legate all’espressione corporea, non si è trattato quindi di un vero e proprio corso di danza propedeutica, ma comunque ci tenevamo a mostrarvi il frutto di questo piccolo lavoro iniziale. Vi chiediamo adesso,per favore, di spegnere i cellulari e vi auguriamo di godervi lo spettacolo, frutto di un amore, una passione che per noi conta infinitamente e che oggi, per noi, conta più che mai.