Il nostro intento fondamentale è quello della creazione di performance che siano interattive, mutevoli e dinamiche: emblema del concetto stesso della contemporaneità.
Il corpo e il movimento diventano veicolo espressivo in dialogo con una molteplicità di mondi e strumenti: dal contesto teatrale alla totale rottura della quarta parete;
dalla strutturazione di produzioni coreografiche all’immersione in contesti quotidiani attraverso site-specific;
dal movimento di per sé, al suo incontro con particolari realtà sonore, visive e tecnologiche che l’oggi ci offre, ciò avvalendoci della collaborazione con personalità dei vari ambienti artistici ed espressivi.

L’oc Down Unlocked – Il labirinto dell’amore

La natura come palcoscenico.
Una performance nel verde di Montespertoli dedicata all’ecosostenibilità.

Concept, registrazione suoni, storytelling: Marina Calamai, consulenza sound di Gabriele Bochicchio
Performance e coreografia a cura di Luca Lupi.
Performer: Federica Cangiano, Beatrice Capanni.

Present Donna Mimma -Arianna Benedetti

Traducendo il libro, la danza attraversai nostri occhi, le nostre sensazioni e le nostre emozioni, creando il proprio movimento.
Il viaggio nel Viaggio.
Laboratorio di danza contemporanea e ricerca di movimento ispirato al libro “Donna Mimma” di Rosanna Benedetti.

Maestro Luca Lupi.
Foto di Marco Primarosa.

Armocromia

Una coreografia di colori in armonia con noi stessi.

Consulenti: Davide Priori e Giulia Scamardi.

Corso BLS-D

Tra le tante iniziative che CREATIVELAB propone all’interno della struttura, sabato 19 febbraio, con Fabrizio Bonino,un incontro d’apprendimento sul BLS-D (base life support and defibrilation); ovvero le manovre di soccorso con l’impiego di defibrillatore.
Il corso oltre ad essere un requisito molto richiesto a livello professionale, assume un carattere di essenzialità anche per la tutela delle persone che fanno parte della nostra quotidianità. Ringraziamo tutti i presenti che hanno preso parte all’iniziativa, con un ringraziamento speciale ai nostri maestri sempre pronti a darci il loro supporto, nonché a Fabrizio Bonino, che con la sua professionalità, è riuscito ad insegnarci e trasmetterci che ognuno di noi può aiutare a salvare una vita.

Lollipop

Live Performance a cura di Luca Lupi.

Progettare la transizione ecologica

Ripensare, condividere e produrre nuovi scenari per l’urbano contemporaneo.

Coreografia: Luca Lupi.
Performer: Federica Cangiano.

Il labirinto dell’amore.

Istallazione, ecosostenibilità, corpo e movimento.

Concept, registrazione suoni, storytelling: Marina Calamai, consulenza sound di Gabriele Bochicchio

Performance e coreografia a cura di Luca Lupi.
Performer: Federica Cangiano, Giorgia Civita e Filippo Civita.

Create my Destiny -Leonardo Leone

Private cyber show.
Performance e coreografia a cura di Luca Lupi.
Performer: Federica Cangiano, Anna Nuzzi, Giulia Fulchini. Dj Gianrico Leoni.

Arezzo Passioni Festival

 

Danza in Fortezza

 

HAIR MOVING STYLE

Quest’evento nasce con la collaborazione di più artisti al fine di celebrare i primi tre mesi del salone Cromatica Hair Color Expert
Art Director: Luca Lupi
Performers: Federica Cangiano Anna Nuzzi Sara Pizzonia Giulia Fulchini
Hairmodel: Giulia Peragine, Daniela Lanzerini
Hairstylist: Davide Priori
Make up artist: Francesca Duma, Lucia Spada
Bar La Ruota

I DIALOGHI CON MODì

In concomitanza con il centenario dalla scomparsa di uno dei più grandi e noti artisti livornesi del XX secolo, Amedeo Modigliani, il nostro Modì, nasce spontanea un’esigenza: quella di celebrare l’uomo e l’artista, colui che ci ha donato l’espressione di una sensibilità preziosa e delicata. Molte possono essere le formule comunicative per ricordare e celebrare l’esistenza stessa di un’artista pregiato; prima fra tutte l’esposizione delle sue opere, come simbolo e veicolo di un’intensa eredità emozionale. Oltre e insieme a questo però esistono anche altri aspetti più propri di una quotidianità che trova massima espressione nell’alcova di Modì, nella sua casa. Partendo da qui, attraverso il progetto “Dialoghi con Modì”, ci proponiamo di entrare in questi spazi di vissuto e abitarli noi stessi. Corpi mobili e danzanti che riempiono uno spazio che emana di per sè una sua essenza esperienziale, adesso veicolata da altri corpi, nel tentativo di regalare a tutto ciò una nuova vita, contemporanea e condivisa con chi guarda. Vogliamo sentire, vivere e comunicare con la più immediata e viscerale espressione danzata, ciò che uno spazio abitato ci regala, ciò che Modì ha saputo regalarci e cercare di restituirlo.

Performance coreografica a cura di Luca Lupi con Federica CangianoAnna NuzziOlimpia Capitano, Sara Picarelli, Giulia Fulchini e con la presenza del pianista Federico Monzani.

SKIÉS

Skiés è la pronuncia italiana della parola σκιές che in greco significa ombre. Diversi linguaggi medesimo significato. Ma tal significato è davvero così univoco? Cos’è in fondo l’ombra? Soltanto quell’area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa impedisce il passaggio della luce? Forse si, effettivamente questo è. Ma ciò non toglie che la concretezza di un fenomeno possa portare con sé molteplici significati e implicare tenta e differenti prospettive. Le ombre si distorcono, uniscono, alterano la figura della nostra corporeità. Due persone che si uniscono in un’ombra, o un’ombra stessa che si scinde e deforma. La visione è confusa, ciò che percepiamo spesso è differente da ciò che effettivamente produce questo gioco di luci; e spesso c’è, ci accompagna senza che lo sguardo la colga: cresce davanti e dietro a noi, si annulla sopra di noi. 
​Da sempre poeticamente utilizzata come metafora di altro, il concetto di ombra si presta ai molteplici significati, metafore e rimandi, che si legano a una certezza: essa è presente e accompagna corpo e luce nelle loro transizioni, sempre. 
Partendo da una tale concretezza, danzatore e spettatore entrano in un universo di suggestioni
comuni ed immersive: ci si stupisce della presenza stessa della propria ombra, la guardiamo, la si calpesta, ce ne riappropriamo e la distorciamo, per riconoscerla e riafferrmare la nostra unità con essa; ci giochiamo e ci entriamo in conflitto; si danza e si lotta per conquistare un’ombra che ci è necessaria per confermare la nostra presenza. Creiamo e ci accorgiamo di un’ombra che rappresenta la nostra completezza nei suoi frammenti: il passato che sta dietro di noi; le parti peggiori e migliori dell’individuo con i molteplici aspetti della propria personalità; il nostro cambiare nella continua interazione con il mondo che ci circonda, con le persone; la dualità di luce e oscurità e la necessità di comprendere tutto ciò, a volte per fuggirlo, a volte per renderlo nostro. Tante visioni e interpretazioni mutevoli, così come la luce, il movimento, e il senso che l’interazione dei corpi evoca.

HAPPY MOVING HOUR

Il movimento è gioco, dialogo, interazione. L’improvvisazione si struttura, destruttura e ricostruisce, negli ambienti, attraverso immagini e immaginazioni, sguardi e sensazioni: si raccontano storie sempre nuove sulla base di fugaci stimoli in costante cambiamento.

La resa di questa continua esperienza nel movimento è empatica e coinvolge un osservatore che diviene a sua volta protagonista: esso crea una delle tante fonti da cui nascono nuovi momenti danzati. Entrare in una dinamica del genere, così interattiva e di scambio, e al contempo di valore estetico e narrativo, è il punto del progetto “Happy moving hour”.

Un momento di godibilità e scambio come quello dell’happy hour, può diventare un luogo di ulteriore incontro e gioco tra il mondo del quotidiano e la dimensione danzata, tra osservazione e inaspettata partecipazione.

CLOTHING MOVING

Il capo di abbigliamento non è solo elemento materiale e di superficie, ma cela anche mondi di invenzione creativa e strumenti di espressione.
Corpi vivi interagiscono con lo spettatore di un’arte, che è quella della moda, con un’altra forma di espressione artistica, che è quella della danza, del corpo e del gesto.
Ecco un valore più umano e condiviso a tutto quello che la moda rappresenta secondo la nostra prospettiva, tanto nella sua creazione quanto nella sua fruizione, creando un elemento in movimento attrattivo nella piacevolezza di un’estetica pop.
Da un’idea di CreativeLab Events in collaborazione con Namasté – Via Marradi, 183 57125 vi proponiamo il frutto di questo incontro.

 

Art Director: Luca Lupi
Performer: Federica Cangiano e Annamaria Nuzzi

IL RESPIRO DELLE FARFALLE DI TEREZIN

I26 Gennaio 2020 ore 17:15 presso Teatro Ordigno di Vada “IL RESPIRO DELLE FARFALLE DI TEREZIN”, una nuova produzione di Sharazad Cioffi con coreografie di Luca Lupi, uno spettacolo teatrale in ricordo dei tragici eventi della Shoah.

Performer: Federica Cangiano, Olimpia Capitano, Anna Nuzzi
Regia di Sharazad Cioffi
Coreografie di Luca Lupi

Il nostro intento fondamentale è quello della creazione di performance che siano interattive, mutevoli e dinamiche: emblema del concetto stesso della contemporaneità.
Il corpo e il movimento diventano veicolo espressivo in dialogo con una molteplicità di mondi e strumenti: dal contesto teatrale alla totale rottura della quarta parete;
dalla strutturazione di produzioni coreografiche all’immersione in contesti quotidiani attraverso site-specific;
dal movimento di per sé, al suo incontro con particolari realtà sonore, visive e tecnologiche che l’oggi ci offre, ciò avvalendoci della collaborazione con personalità dei vari ambienti artistici ed espressivi.

IMMAGINA SE

Spettacolo

REVOLUTION DANCE STAGE

Spettacolo

HAIR MOVING STYLE

Performance

I DIALOGHI CON MODì

In concomitanza con il centenario dalla scomparsa di uno dei più grandi e noti artisti livornesi del XX secolo, Amedeo Modigliani, il nostro Modì, nasce spontanea un’esigenza: quella di celebrare l’uomo e l’artista, colui che ci ha donato l’espressione di una sensibilità preziosa e delicata. Molte possono essere le formule comunicative per ricordare e celebrare l’esistenza stessa di un’artista pregiato; prima fra tutte l’esposizione delle sue opere, come simbolo e veicolo di un’intensa eredità emozionale. Oltre e insieme a questo però esistono anche altri aspetti più propri di una quotidianità che trova massima espressione nell’alcova di Modì, nella sua casa. Partendo da qui, attraverso il progetto “Dialoghi con Modì”, ci proponiamo di entrare in questi spazi di vissuto e abitarli noi stessi. Corpi mobili e danzanti che riempiono uno spazio che emana di per sè una sua essenza esperienziale, adesso veicolata da altri corpi, nel tentativo di regalare a tutto ciò una nuova vita, contemporanea e condivisa con chi guarda. Vogliamo sentire, vivere e comunicare con la più immediata e viscerale espressione danzata, ciò che uno spazio abitato ci regala, ciò che Modì ha saputo regalarci e cercare di restituirlo.

Performance coreografica a cura di Luca Lupi con Federica CangianoAnna NuzziOlimpia Capitano, Sara Picarelli, Giulia Fulchini e con la presenza del pianista Federico Monzani.

SKIÉS

Skiés è la pronuncia italiana della parola σκιές che in greco significa ombre. Diversi linguaggi medesimo significato. Ma tal significato è davvero così univoco? Cos’è in fondo l’ombra? Soltanto quell’area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa impedisce il passaggio della luce? Forse si, effettivamente questo è. Ma ciò non toglie che la concretezza di un fenomeno possa portare con sé molteplici significati e implicare tenta e differenti prospettive. Le ombre si distorcono, uniscono, alterano la figura della nostra corporeità. Due persone che si uniscono in un’ombra, o un’ombra stessa che si scinde e deforma. La visione è confusa, ciò che percepiamo spesso è differente da ciò che effettivamente produce questo gioco di luci; e spesso c’è, ci accompagna senza che lo sguardo la colga: cresce davanti e dietro a noi, si annulla sopra di noi. 
​Da sempre poeticamente utilizzata come metafora di altro, il concetto di ombra si presta ai molteplici significati, metafore e rimandi, che si legano a una certezza: essa è presente e accompagna corpo e luce nelle loro transizioni, sempre. 
Partendo da una tale concretezza, danzatore e spettatore entrano in un universo di suggestioni
comuni ed immersive: ci si stupisce della presenza stessa della propria ombra, la guardiamo, la si calpesta, ce ne riappropriamo e la distorciamo, per riconoscerla e riafferrmare la nostra unità con essa; ci giochiamo e ci entriamo in conflitto; si danza e si lotta per conquistare un’ombra che ci è necessaria per confermare la nostra presenza. Creiamo e ci accorgiamo di un’ombra che rappresenta la nostra completezza nei suoi frammenti: il passato che sta dietro di noi; le parti peggiori e migliori dell’individuo con i molteplici aspetti della propria personalità; il nostro cambiare nella continua interazione con il mondo che ci circonda, con le persone; la dualità di luce e oscurità e la necessità di comprendere tutto ciò, a volte per fuggirlo, a volte per renderlo nostro. Tante visioni e interpretazioni mutevoli, così come la luce, il movimento, e il senso che l’interazione dei corpi evoca.

HAPPY MOVING HOUR

Il movimento è gioco, dialogo, interazione. L’improvvisazione si struttura, destruttura e ricostruisce, negli ambienti, attraverso immagini e immaginazioni, sguardi e sensazioni: si raccontano storie sempre nuove sulla base di fugaci stimoli in costante cambiamento.

La resa di questa continua esperienza nel movimento è empatica e coinvolge un osservatore che diviene a sua volta protagonista: esso crea una delle tante fonti da cui nascono nuovi momenti danzati. Entrare in una dinamica del genere, così interattiva e di scambio, e al contempo di valore estetico e narrativo, è il punto del progetto “Happy moving hour”.

Un momento di godibilità e scambio come quello dell’happy hour, può diventare un luogo di ulteriore incontro e gioco tra il mondo del quotidiano e la dimensione danzata, tra osservazione e inaspettata partecipazione.

CLOTHING MOVING

Il capo di abbigliamento non è solo elemento materiale e di superficie, ma cela anche mondi di invenzione creativa e strumenti di espressione.
Corpi vivi interagiscono con lo spettatore di un’arte, che è quella della moda, con un’altra forma di espressione artistica, che è quella della danza, del corpo e del gesto.
Ecco un valore più umano e condiviso a tutto quello che la moda rappresenta secondo la nostra prospettiva, tanto nella sua creazione quanto nella sua fruizione, creando un elemento in movimento attrattivo nella piacevolezza di un’estetica pop.
Da un’idea di CreativeLab Events in collaborazione con Namasté – Via Marradi, 183 57125 vi proponiamo il frutto di questo incontro.

 

Art Director: Luca Lupi
Performer: Federica Cangiano e Annamaria Nuzzi

IL RESPIRO DELLE FARFALLE DI TEREZIN

I26 Gennaio 2020 ore 17:15 presso Teatro Ordigno di Vada “IL RESPIRO DELLE FARFALLE DI TEREZIN”, una nuova produzione di Sharazad Cioffi con coreografie di Luca Lupi, uno spettacolo teatrale in ricordo dei tragici eventi della Shoah.

Performer: Federica Cangiano, Olimpia Capitano, Anna Nuzzi
Regia di Sharaz Cioffi
Coreografia di Luca Lupi